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Sarde ripiene per 4 persone

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Sarde Ripiene facili e gustose

sarde ripieneOggi vediamo come preparare delle Sarde ripiene, il pesce azzurro si sa è buono, fa bene alla salute e inoltre ha il grande vantaggio di essere molto economico. Questo piatto che vi proponiamo è ideale sia come secondo piatto che per un buffet o una cena o pranzo finger food, veloce e gustoso, al posto dei calamari fritti, una volta assaggiato vi conquisterà.

Le sarde sono ricche di omega3 i cosiddetti “grassi buoni”, di fosforo e sono a basso contenuto calorico. Le preparazioni a base di sarde non solo sono buone per la salute ma anche per la linea. Inoltre, le sarde non sono allevate, si tratta dunque di pesce pescato e soprattutto di pesce nazionale.

SARDE RIPIENE:INGREDIENTI per 4 persone

700gr di sarde
150gr di pesce bianco (alici, nasello, o altro )
50gr di mollica di pane
un ciuffetto di prezzemolo o finocchietto
sale e pepe
1 cucchiaino di pinoli
1 cucchiaino di uvetta
pangrattato
olio e.v.o.

SARDE RIPIENE: PREPARAZIONE

Pulire le sarde e togliere la lisca centrale sciacquarle bene e farle asciugare. In un mixer mettete la mollica di pane bagnata e strizzata, il prezzemolo, il pesce bianco, l’uvetta e i pinoli, il sale e il pepe. Frullate fino ad ottenere un composto soffice e cremoso. Riempite le sarde e richiudetele e disponetele in una teglia leggermente unta. Quando avrete preparato tutte le sarde, cospargetele di pangrattato e spruzzatele con un po’ di olio. Infornate a circa 200/220° per 10/15 minuti, o comunque finchè saranno ben dorate.
Sono ottime calde, ma sono gustose anche tiepide o fredde.

SARDE RIPIENE: CURIOSITA’ ANISAKIS

Purtroppo ultimamente nel pesce azzurro è stato rilevato lo sviluppo di un parassita chiamato Anisakis e questo ha un po’ rallentato l’utilizzo di questa tipologia di pesce che invece è ottima per la nostra salute. L’Anisakis è un verme che vive nelle interiora del pesce, se queste ultime non vengono tolte in tempi brevi, il parassita può spostarsi nelle carni del pesce che, se consumato crudo, può portare ad una serie di disturbi anche molto gravi dell’apparato digerente. La diagnosi di questa patologia è piuttosto complessa e la cura comporta inevitabilmente un’intervento chirurgico.
Ovviamente tutto questo non deve scoraggiare il consumatore che può tranquillamente consumare pesce azzurro avendo cura di seguire certi accorgimenti. Innanzitutto l’Anisakis muore in cottura quindi, qualora il vostro pesce debba essere cotto non c’è bisogno di preoccuparsi. Il problema di pone nel momento in cui si vuole consumare il pesce azzurro fresco.
In questo caso è necessario abbattere la temperatura del pesce per almeno 6h prima di consumarlo. Le proprietà nutritive e il gusto restano invariate ma il rischio è pari a zero. Se pensate di preparare delle alici o sarde marinate con aceto o limone, sappiate che anche in quel caso il pesce va prima abbattuto, poichè l’Anisakis non muore con l’utilizzo di questi prodotti. Se volete conservare il pesce potete farlo sotto sale, avendo comunque cura di pulirlo appena acquistato o farvelo pulire direttamente in pescheria.

Sappiate che una normativa europea (CE 853/2004) prevede che tutto il pesce presente negli esercizi pubblici debba essere congelato prima di essere consumato crudo o marinato, quindi non abbiate timore di chiedere al ristoratore se rispetta la legge, il pesce anche se abbattuto resta freschissimo e mantiene il gusto. Non fidatevi inoltre di quegli esercizi che affermano di preparare solo pesce freschissimo non congelato, sarebbero fuori legge.

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